"Se tu hai un panino e io un euro, e uso il mio euro per comprare il tuo panino, alla fine dello scambio io avrò il panino e tu l’euro.
Sembra un equilibrio perfetto, no? A ha un euro, B ha un panino, poi A ha il panino e B l'euro. È una transazione equa, ma puramente materiale.
Ora immagina di avere un sonetto di Verlaine o di conoscere il teorema di Pitagora, e io non ho niente. Se mi insegnerai, alla fine di questo scambio, avrò imparato il sonetto e il teorema, ma li avrai ancora anche tu.
In questo caso non c'è solo equilibrio, ma crescita.
Nel primo scambio c’è scambio di merce.
Nel secondo, condividiamo la conoscenza.
E mentre la merce si consuma, la cultura si espande senza fine.
Sono le parole di Michel Serres, filosofo e scrittore francese.
E per rimanere in tema di Francia, vi consigliamo il nostro autore Pascal Schembri che ha pubblicato un' interessante trilogia sul tema della personalità.
Gli affetti dell'Autore prendono il sopravvento su quelli del Lettore, il quale s'immerge nelle pagine autobiografiche dell'anfitrione a tal punto da rimanervi completamente avvinto. Il privato dell'amico, forse ignaro della lettura indiscreta del suo ospite, si sprigiona dalle pagine con la solita disarmante sincerità. Il matrimonio naufraga mentre la paternità si consolida. L'ambigua amicizia extraconiugale si fa ancora più torbida. Ma c'è qualcosa di nuovo e inspiegabile. Se nei precedenti volumi il mistero si addensava intorno alla figura di Francesco e delle sue indecifrabili mire, ora lo sconcerto ruota intorno alla nascente consapevolezza della "spia", che si rende conto improvvisamente di riscrivere egli stesso la biografia che sta leggendo.
Un libro inchiesta sul solco della migliore produzione dell'autore tra la letteratura e il saggio, una raccolta di testimonianze sul disturbo della personalità che attraverso i secoli ha cambiato molti nomi rimanendo l'emblema dell'inspiegabile improvviso mutamento umano. Sconosciuti a se stessi sono gli individui affetti dal disturbo bipolare che "quando sono felici esagerano e quando sono tristi sono troppo tristi". Alcune persone di successo, geniali e controverse, ma anche una moltitudine di creature senza fama e senza gloria si sono trovate a sperimentare, spesso dalla tarda adolescenza, queste montagne russe dell'umore capaci di renderle irriconoscibili da un istante all'altro. Da Vincent Van Gogh a Richard Wagner, da Napoleone Bonaparte a Winston Churchill, da Giacomo Leopardi a Kurt Cobain, andando poi lungo l'elenco che vede Vittorio Gassman e Indro Montanelli, Axel Roses, Ben Stiller, Robin Williams, Mike Tyson, gli alti e bassi tra talento e suicidio, tra infelicità e lampo di genio.
Un lettore "spia" bloccato dalla curiosità nella casa di un autore. Una situazione che fa di realtà e letteratura un intreccio inestricabile. Mentre la vita narrata si snoda attraverso tappe biografiche a volte picaresche, disincantate, ma in fondo comuni, l'esistenza del lettore viene turbata da interventi misteriosamente preordinati dal romanziere e dal suo gemello. Il ribaltamento del piano virtuale e di quello reale è inevitabile e induce la mente "dell'investigatore letterario" ad acquisire consapevolezza del proprio squilibrio in un viaggio iniziatico dal finale imprevedibile.
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